GIOCHIAMO INSIEME? IL GIOCO NEL BAMBINO DAI 3 AI 5 ANNI

il gioco nel bambino

Attraverso il gioco e la sua ripetitività
il bambino può esercitare controllo e conoscenza della realtà.

Anche questa settimana il nostro blog prosegue con gli appuntamenti dedicati allo sviluppo motorio e cognitivo-linguistico del bambino e ai giochi utili per stimolare adeguatamente ognuna di queste tappe di sviluppo.

L’articolo di oggi è dedicato al gioco nella fascia d’età dai 3 ai 5 anni e fa seguito al pezzo della scorsa settimana: “I fatidici 3-5 anni! Lo sviluppo psicomotorio nell’inserimento all’asilo”.

Dai 3 ai 4 anni

In questa fascia d’età il bambino inizia a comprendere frasi più complesse e reversibili e, sul versante produttivo, ad utilizzare adeguatamente articoli, preposizioni articolate ed a imparare brevi poesie o filastrocche.

In questa fase di crescita iniziano inoltre a comparire i primi giochi di socializzazione: il bambino mostra interesse a giocare con gli altri, si sviluppa il pensiero magico e l’imitazione del comportamento altrui.

In questa fascia d’età i giochi e attività consigliate sono:

  • Creare delle sequenze con forme e colori diversi per migliorare l’attenzione (es. confezionare collane: prima perlina rossa, poi gialla, poi verde e si ricomincia mantenendo la sequenza prestabilita);
  • Insegnare piccole canzoni/filastrocche: stimolano nel bambino l’aspetto fonologico (rime, assonanze), la sequenzialità e la memoria verbale a breve termine;
  • Tombola e gioco dell’oca: utili per arricchire il lessico e favorire la categorizzazione semantica;
  • Tactil: figure cartonate che attirano l’attenzione del bambino e ne stimolano la fantasia.
  • Casa giocattolo, set della Playmobil o dei Lego duplo: utili per creare piccole routines quotidiane che il bambino deve ricreare (es. la mamma cucina il pollo). Questi giochi ampliano la struttura frasale (es. e dopo averlo cucinato a chi lo diamo? Alla mamma o al papà?) e aiutano ad interiorizzare gli schemi comportamentali che più frequentemente mettono in atto.
  • Primi giochi in scatola: importanti per stimolare l’attesa, il rispetto del turno e la tolleranza alla frustrazione. Si basano su regole semplici e chiare come per esempio il Primo Frutteto HABA, nel quale i giocatori devono cooperare tra loro per impedire al corvo di mangiare i frutti dagli alberi, oppure i giochi della ORCHARD TOYS Where’s my cupcake e Tummy Ache, nei quali i bambini devono raccogliere più cupcake possibili o completare per primi il loro pranzo cercando di non pescare le pietanze con vermi e insetti;

Giochi di socializzazione: importanti per stimolare un variegato vissuto relazionale coinvolgendo il bambino anche a livello cognitivo e motorio. Alcuni esempi:

  • –  Strega comanda color : una “strega” comanda un colore e tutti devono toccare un oggetto nella stanza di quel colore prima di essere catturati dalla strega,
  • –  Fai la mossa!: in un piccolo gruppo e con sottofondo musicale, a turno i bambini devono inventare un passo di danza che gli altri devono imitare e memorizzare, a quel punto il bambino coreografo tocca sulla spalla uno dei compagni per nominarlo prossimo coreografo e di nuovo si riprende a ballare,
  • –  Mostrone a più mani : gioco per un gruppetto di 4 bambini nel quale ognuno inizia a disegnare una testa (persona, animale o di fantasia) e successivamente piega il foglio in orizzontale in modo da nasconderla. Il foglio così piegato verrà passato al suo compagno che disegnerà un corpo, che a sua volta verrò nascosto e passato al compagno accanto. Si procede in questo modo con tutte le restanti parti del corpo, terminando con i piedi. All’ultimo giro, verranno aperti tutti i disegni per scoprire i 4 mostri a sorpresa disegnati a 8 mani!

giochiamo assieme

Dai 4 ai 5 anni

Il bambino, in questa fascia d’età, inizia a comprendere ed utilizzare frasi sempre più ampie, complesse, e ad arricchire il suo lessico.

E’ il periodo in cui il gioco diventa espressione delle proprie dinamiche interne, i giochi maggiormente prediletti sono quelli delle bambole, del dottore e il nascondino.

Nel gioco simbolico, ovvero il “far finta di”, viene manifestata la volontà del bambino di rielaborare cognitivamente le proprie esperienze e le proprie emozioni, sperimentando e conoscendo sé stesso.

Giochi e attività consigliate:

  • Giocare con immagini di sequenze temporali, anche tramite foto della famiglia, per stimolare le abilità narrative (es. mamma prepara l’impasto dei biscotti, lo stende, utilizza le formine, le inforna, ecc.);
  • Fare sequenze e giochi di classificazione più complessi, come quelli spiegati precedentemente;
  • Inventare piccole storie partendo da immagini o da disegni del bambino per raccontare cosa si è fatto, cosa si farà…;
  • Memory per stimolare la memoria, l’ampliamento dei tempi attentivi e l’attenzione visiva;
  • Gioco dell’oca con regole più complesse e accattivanti come i giochi ORCHARD TOYS Run run as fast as you can, nel quale il bambino, impersonando un omino di pan di zenzero, deve mettersi in salvo, fuggendo dal cavallo e dal pasticcere che vorrebbero mangiarlo;
  • Sto pensando ad un animale… gioco divertente per i lunghi viaggi in macchina o per una serata in famiglia, stimolando le abilità lessicali-semantiche e logiche: un giocatore si immagina un animale e gli altri devono indovinarlo ponendo esclusivamente domande chiuse (es. vive nella foresta?, vola?, è pericoloso?, ecc.), il primo che lo indovinerà vincerà il turno e potrà a sua volta pensare ad un ulteriore animale;
  • Sto pensando a…. gioco simile al precedente e che stimola le stesse abilità: ogni giocatore, a turno, dice un luogo (al circo, alla cucina, alla fattoria, ecc.) e  ogni giocatore deve dire un oggetto/animale correlato a quel luogo… (es. al circo: elefante, pagliaccio, foca; in cucina: pentole, bicchieri, tavolo, ecc). Questa attività si può svolgere anche di fronte a un foglio bianco e ogni giocatore può rappresentare graficamente gli elementi semanticamente collegati all’ambiente scelto;
  • Questo e quello: serie di quattro giochi nei quali il bambino deve terminare i pezzi di puzzle a sua disposizione seguendo uno dei due indizi semantici forniti dal gioco (es. nel set ANIMALI si possono unire in base al colore e in base al movimento dell’animale, nel set OGGETTI si possono unire per il tipo di materiale e per la stanza della casa dove si possono trovare, ecc.);

Giochi di socializzazione: assumono la stessa importanza che hanno nella fascia precedente, ma possono essere portati su un livello di gioco più simbolico.  Alcuni esempi:

  • –  “le case degli animali”: identifichiamo nella stanza delle zone (con cerchi o oggetti di riferimento) che saranno le case dei nostri animali, il gioco consiste nel chiamare e far uscire un animale diverso. Un adulto o un bambino incaricato deve dire: “escano gli scoiattoli (o gli uccelli, o i topi) dagli alberi” , a quel punto tutti gli scoiattoli dovranno uscire e imitare l’animale prescelto per poi rientrare in casa e aspettare il loro prossimo turno,
  • – “le magiche scatoline”: si sceglie per iniziare una fatina o un maghetto che renderanno magici tutti gli altri bambini trasformandoli in tante scatoline raggomitolate per terra dalle quali, con una loro magia, potranno uscire animali, personaggi fantastici, oggetti, cartoni animati.. al comando del maghetto o della fatina le scatoline si richiudono all’istante e alla magia successiva chissà cos’altro uscirà dalle magiche scatoline.

E dopo i 5 anni? Nei prossimi articoli affronteremo lo sviluppo del bambino dai 5 ai 7 anni e le attività ludiche consigliate con particolare attenzione ai prerequisiti scolastici!

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Dott.ssa Alice Bellini, Logopedista, Master in Neuropsicologia dell’Età Evolutiva
Dottor Marco Bonacina – Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva, Terapista DIR Floortime, Insegnante Certificato A.I.M.I., IBFF® Official Instructor

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