LOGOPEDISTA: CHI E’ E COSA FA?

Da quando mi sono laureata, dopo i festeggiamenti e le congratulazioni da parte di parenti e amici, la domanda più frequente che mi è stata posta da quel giorno a questa parte è stata: “Cosa fa il logopedista? Di cosa si occupa?”.

Dopo aver messo in pratica tutto il mio self-control per non lasciar sfuggire emozioni trapelate sul viso un po’ troppo eloquenti per il mio interlocutore, anche io stessa mi sono posta delle domande e sono riuscita a darmi delle risposte: non tutti sanno chi è e cosa fa il logopedista.

Il logopedista, comunemente definito “la logopedista” in relazione alla proporzione tra professionisti maschi e femmine molto sbilanciata a favore di quest’ultima, è una figura relativamente giovane e nuova, abbiamo circa 30 anni; non tutti ci conoscono e per questo meritiamo una presentazione come si deve.

Il logopedista una figura polimorfa: i falsi miti sulla professione

Prima di definire il nostro vero e proprio profilo professionale, ho pensato di sfatare alcuni falsi miti:

  • Il logopedista non è il professionista che si occupa dei piedi, comunemente detto podologo: in questo caso il misunderstanding sta nel dare maggior importanza alla parte sbagliata della parola, in questo caso –pedista e non logo­- che in greco (logos) significa discorso.
  • Il logopedista si occupa dei bambini che parlano male: è vero solo in parte perché il logopedista si occupa anche dei disturbi di linguaggio dell’età evolutiva, ma questo è solo uno degli ambiti di lavoro, ad esempio non viene presa i considerazione tutta la parte dell’età adulta.
  • Il logopedista non è un maestro che insegna a parlare/scrivere: il logopedista è un professionista sanitario della riabilitazione che fa parte dell’area medica, diversamente da un insegnante che fa parte dell’area psico-pedagogica.

La logopedia: la scienza del logopedista

La logopedia (dalle parole greche logos “discorso” e paideia “educazione”) è una branca della medicina che si occupa dello studio, della prevenzione, della valutazione e della cura delle patologie e dei disturbi della voce, del linguaggio, della comunicazione, della deglutizione e dei disturbi cognitivi connessi (relativi, ad esempio, alla memoria e all’apprendimento).
Questa definizione abbraccia un campo vastissimo, con una serie di sfaccettature che vale la pena approfondire.

La comunicazione ad esempio è fatta di moltissimi altri elementi oltre alle parole: gesti, tempi di conversazione, intonazione della voce, costruzione della frase, scelta di alcune parole piuttosto che di altre. Insomma comunicare non è solamente parlare, come parlare non significa necessariamente comunicare. Ad esempio, quante volte avete sentito parlare qualcuno con un’intonazione della voce così monotona da non riuscire più a seguire il discorso distraendovi?

La logopedia si pone l’obiettivo di dare risposta alle domande che più frequentemente vi ponete per voi stessi o per i vostri bambini:

  • Perché non riesco a parlare bene?
  • Come posso curare il mio difetto di pronuncia?
  • Perché balbetto?
  • Come posso fare a parlare meglio?
  • Come posso curare il mio disturbo del linguaggio?
  • Perché non capisco quello che ascolto?
  • Perché ho la voce rauca? Come posso curarla?
  • Perché il mio bambino parla male?
  • Perché il mio bambino ancora non parla?
  • Perché il mio bambino pronuncia male alcune lettere?
  • Perché il mio bambino non sa leggere bene?
  • Perché il mio bambino non sa scrivere bene?

E a tante, tante altre domande.

Come tutte le scienze, anche la logopedia non è una scienza esatta, sta ad ogni professionista applicare tutte le sue migliori conoscenze e modificarsi per ottenere il migliore risultato possibile per i propri piccoli grandi pazienti.

Il logopedista: cosa fa questo professionista?

I logopedisti si occupano di molti aspetti all’interno del loro lavoro:

  • Elaborano, anche in équipe multidisciplinare, il bilancio logopedico (fotografia del paziente) volto all’individuazione e alla soddisfazione del bisogno di salute del paziente;
  • Praticano attività terapeutica per la rieducazione delle disabilità comunicative e cognitive, utilizzando terapie logopediche di abilitazione e riabilitazione della comunicazione e del linguaggio, verbali e non verbali;
  • Propongono l’adozione di ausili, ne addestrano all’uso e ne verificano l’efficacia;
  • Svolgono attività di studio, didattica e consulenza professionale nei servizi sanitari e in quelli dove si richiedono le loro competenze professionali;
  • Verificano le rispondenze della metodologia riabilitativa attuata agli obiettivi di recupero funzionale (verifica dei risultati).

Il logopedista: le fasi del suo lavoro

Il lavoro del logopedista prevede differenti step e si struttura in questo modo:

  • Anamnesi: la prima cosa che fa il logopedista è raccogliere dati ponendo domande che mirano a scoprire se ci sono notizie rilevanti nel passato del paziente, nella sua storia clinica o in quella della sua famiglia.
  • Valutazione: la valutazione si effettua attraverso la somministrazione di test che, confrontati con i dati di normalità, danno degli indici quantificabili del grado di disturbo. Tuttavia non tutti i disturbi del linguaggio prevedono l’utilizzo di test, delle volte una conversazione e la semplice osservazione del bambino può fornire un quadro della situazione. L’esperienza e la preparazione del logopedista sono fondamentali. Alcune volte saranno necessarie delle consulenze da parte di figure esterne (psicologo, otorinolaringoiatra, neuropsichiatra infantile, psicomotricista, fisioterapista etc.)
  • Presa in carico:alla conclusione della valutazione, dopo aver redatto il bilancio logopedico, il logopedista, in accordo con la famiglia, stabilisce un piano riabilitativo basato sull’alleanza terapeutica logopedista-paziente-famiglia. Le sedute possono variare da monosettimanali ad un intervento quotidiano; anche le tempistiche sono molto variabili.
  • Verifica dei risultati: durante o a fine del ciclo di trattamento il logopedista può effettuare nuovamente la valutazione per monitorare i miglioramenti.
  • Follow­-up: a distanza di un periodo di tempo prolungato, variabile da caso a caso, il logopedista effettua un follow-up per monitorare il consolidamento dei risultati ottenuti nel lungo termine.

Logopedisti e dove trovarli

Il logopedista svolge la propria attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o in regime libero professionale.
Siamo ovunque e da nessuna parte, basta sapere dove trovarci.

Se anche tu ti sei posto alcune domande come quelle sopraelencate e hai bisogno di trovare delle risposte, scrivici! Noi del Centro La Trottola sapremo consigliarti al meglio.

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