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HATHA YOGA MAMMA E BAMBINO:

yoga mamma e bambino

 RAFFORZARE LA RELAZIONE GENITORE-FIGLIO E RICONNETTERSI CON IL BAMBINO INTERIORE  ATTRAVERSO LA PRATICA

Cos’è l’Hatha Yoga

Il termine yoga proviene dalla parola “yuj”, che in lingua sanscrita significa “unione”, “legare insieme”.

Lo yoga è quindi uno strumento efficace per creare una connessione tra corpo, mente ed emozioni.

Lo Hatha yoga è il tipo di yoga più praticato in occidente. Hatha significa letteralmente “sforzo”, e si riferisce allo sforzo mentale e fisico necessari per praticare yoga.
Ma non è l’unica interpretazione, la parola Hatha, infatti, ha anche un altro significato. Ha significa “sole”, ed è riferito all’energia maschile, che sfocia nel canale energetico destro del nostro corpo. Mentre Tha significa “luna”, ed è riferito all’energia femminile, all’energia che sfocia nel canale energetico sinistro del corpo. Nella pratica, le energie opposte vengono riunite per funzionare in armonia.

Hatha Yoga, quindi assume un significato più profondo ed elevato. Possiamo tradurlo nello Yoga delle posture (âsana) collegate al respiro (prânâyâma). Imparare a respirare correttamente significa saper gestire il respiro per favorire il benessere mentale.

Le posizioni nello Hatha Yoga sono mantenute piuttosto a lungo, quindi richiedono un certo sforzo fisico, in questo modo, maggiore sarà il tempo dedicato alle asana, maggiore sarà la concentrazione mantenuta sul proprio respiro. Nel caso dei bambini, la posizione non sarà mantenuta più a lungo di 10 secondi. Si cerca di dare libero sfogo alla fantasia del bambino tra una postutra e l’altra, chiedendo al bambino di interpretarla ciascuno a modo proprio.

Hatha yoga per i bambini: quali sono i benefici?

A partire dai 6 anni, nel bambino si comincia a delineare l’auto-consapevolezza, in merito al proprio corpo, alle abilità e all’intelligenza. Attraverso di essa si intensifica la connessione con il mondo esterno e con l’altro diverso da sé.

Attraverso lo yoga, si ottiene non solo una maggiore flessibilità nel corpo, ma anche una muscolatura più strutturata, più equilibrio e stabilità. In questo modo si intensificano l’agilità, la padronanza dei movimenti e soprattutto, la perseveranza nel perseguire un obiettivo. Migliorano la concentrazione e la memoria, mentre l’ansia si riduce in modo significativo.

Ciò comporta una percezione più equilibrata della propria individualità, lo sviluppo di una sana autostima e di un maggior senso di  auto-efficacia. Sperimentando il sé in modo positivo, si genera quel senso di interconessione, che è alla base della comprensione e del rapporto con gli altri e con l’ambiente che ci circonda. La qualità delle relazioni interpersonali sarà migliore,  il bambino è in grado di rispettare le idee altrui, esporre le proprie senza il timore di essere giudicato, attendere il proprio turno per intervenire nella comunicazione.

Lo yoga, non essendo sostenuto da alcuna forma di agonismo, che seppur necessaria in taluni contesti, permette una maggiore flessibilità in termini di raggiungimento di un obiettivo. Ciò che conta è la conoscienza profonda del sé e delle emozioni percepitenel qui ed ora. Un bambino non ha difficoltà a identificarsi spontaneamente con il suo vissuto interiore, e più questo sarà conosciuto, maggiore sarà l’equilibrio globale.

Ricapitolando, i benefici fisici psico-fisici dello yoga  possono essere riassunti nei seguenti punti:

  • Potenziamento della muscolatura.
  • Sviluppo corretto della colonna vertebrale.
  • Flessibilità.
  • Maggior equilibrio e coordinazione.
  • Perseveranza.
  • Attenzione.
  • Auto-regolazione emotiva.
  • Conoscenza profonda del sé, attraverso il respiro.
  • Problem solving, come conoscenza e superamento dei propri limiti.
  • Riduzione di stress, ansia e ggressività.
  • Miglior rapporto tra sé e gli altri.

Sapevi che puoi praticare yoga insieme al tuo bambino?

Nel mondo moderno, impariamo a prenderci cura dei bambini quando diventiamo genitori. Al tempo stesso le neomamme affrontano repentini cambiamenti nel corpo e nella vita. Inoltre i bambini sono sempre separati dai corpi dei loro genitori, pensiamo alle culle, ai seggiolini, all’inizio della scuola. Praticare yoga insieme al bambino aiuta le mamme e i bambini a trovare un modo per essere attivi già dalla nascita. La pratica aggiunge tranquillità, benessere, creatività e divertimento alle interazioni quotidiane tra genitore e bambino.

Fin dalla nascita, il bambino impara guardando o copiando la mamma, la pratica, per quanto elementare, per lui è una fonte di divertimento e di ispirazione, ed è anche un modo di stabilire un sano equilibrio tra le attività della mamma e i bisogni del bambino. I bambini arrivano ad accettare, capire e rispettare gli esercizi della mamma come un momento speciale anche per loro.

Quando dormono o quando strillano, i bambini sono i nostri migliori insegnanti di yoga. Ci insegnano ad essere equilibrati e concentrati. Hai notato  che quando ti senti calma, anche il tuo bambino si sente calmo? Crescendo i bambini sono sempre più sensibili al suono della voce della mamma, al  tipo di respirazione e ai ritmi.

Lo yoga serve a sviluppare l’auto-consapevolezza, fondamentale per lo sviluppo equilibrato del bambino. Lo stress ci influenza negativamente e può essere trasmesso involontariamente ai bambini. Sviluppare metodi di relazione tranquilli aiuterà a creare routine di relax.  Rilassarsi insieme è una parte essenziale del rapporto genitore figlio, anche i bambini più instancabili apprezzano momenti di riposo in cui stare fermi e fare il punto della situazione. L’immobilità favorisce lo sviluppo dell’auto-controllo e dell’auto-regolazione emotiva.

Diventando più sicuri nella pratica, il genitore sarà maggiormente in grado di rassicurare e calmare il proprio bambino nei momenti di difficoltà. La pratica regolare infatti riduce le tensioni muscolari ed emotive.

Restare ad osservare

Per parafrasare Hillmann, ciascun bambino continene in sé l’adulto che sarà. ma spesso l’intervento dell’adulto nelle varie attività, ne modificano i tratti, creando un distacco dalla sua vera natura e portandolo ad essere ciò che non è.

Un tappetino offre uno spazio vuoto dove i piccoli ci possono mostrare come crescono e imparano, e anche guidarci per aiutarli al meglio. Celebrare la differenza, accettare i bisogni e i ritmi individuali del nostro bambino, sono principi fondamentali della pratica.

I bambini hanno bisogno di un’interazione di qualità con gli adulti a loro più vicini, per sentirsi sicuri e liberi di essere sé stessi e di esplorare il mondo che li circoda. Lo yoga sarà un gioco divertente per i bambini e un momento di crescita per la mamma. I bambini sono ottimi insegnanti, a patto di lasciarli esprime e saper osservare. La pratica condivisa favorisce la conoscenza profonda del genitore da parte del bambino, anche attraverso il respiro.L’adulto accompagna il bambino nel superamento delle sue fatiche e viceversa. Imparare a conoscere i limiti dei propri genitori, sapere che non sono perfetti, porterà un nuovo equilibrio nella coppia genitore-bambino. 

Osservare il bambino mentre gli è permesso di essere ciò che realmente è, senza  intervenire. Potrebbe essere utile modulare, ma per poterlo fare è necessario accogliere. Un genitore deve indicare la via e poi camminare accanto, silenziosamente. Lo yoga è una scienza maieutica, in cui si mette consapevolmente in atto un processo che è insieme creativo, cognitivo ed emotivo. Significa far emergere, in altri termini significa educare.

Il ruolo del gioco nella pratica yogica

Lo yoga ai bambini non può, anzi non deve, essere presentato nello stesso modo in cui avviene per gli adulti. Nell’infanzia il gioco riveste un ruolo essenziale per lo sviluppo, per cui l’attività ludica è un ingrediente essenziale anche nella pratica yogica.

Il gioco è uno spazio dedicato alle risate e al divertimento.e anche nello Yoga non manca il tempo per ridere e scherzare. Molte delle asana sono ispirate al mondo animale, basti pensare alla posizione del cane a testa in giù (Adho Mucka Svanasana), del coccodrillo (Makarasana), o del cobra (Bhujangasana); assumere queste posizioni e chiedere al bambino di imitarne il verso suscitano momenti di ilarità spontanea.

Oltre alla asana, attraverso specifici giochi di relazione preparati ad hoc, si realizza che anche l’altro ha le sue battaglie interiori e ciò promuove lo sviluppo di comporatemnti pro-sociali, come la compassione e l’empatia. I bambini cominciano a sperimentare la conoscenza e la comprensione delle emozioni dell’altro.

I giochi sono utili per aumentare il senso di comunità e auto-realizazzione, promuovendo lo sviluppo di relazioni più strette e significative.

Anche per l’adulto il gioco è importante. L’adulto, crescendo perde l’immaginazione e la capacità di meravigliarsi. Fare yoga con il proprio bambino, in una maniera ludica, permette al genitore di riconnettersi con il proprio bambino interiore, di riappropriarsi del bambino che è stato. In questo modo, l’adulto può azzerare il peso delle fatiche che comporta l’essere genitori, e riacquisire quel senso di leggerezza e di trasparenza, che è intrinseco nel rapporto genitore-bambino.

Dove praticare yoga mamma-bambino

Il Centro la Trottola offre la possibilità di poter seguire un corso di yoga mamma-bambino, comodamente da casa, grazie a lezioni on-line.

Il corso è pensato per i bambini dai 6 ai 10 anni, non si esclude la possibilità di  corsi anche per i bambini di età inferiore.

Insieme alla dott.ssa Elisabetta Boschini – Psicoterapeuta, condurrò la lezione e vi porterò all’interno di un mondo magico in cui concentrarsi nel qui ed ora.

Per maggiori informazioni scrivete una email a centrolatrottola@gmail.com o visitate la nostra pagina Facebook “La Trottola – Centro per l’Età Evolutiva”.

Dott.ssa Sabrina Conti, Educatore psico-pedagogico e Insegnante Certificato Hatha Yoga per bambini.

Riferimenti bibliografici

Freedman B. F., Yoga per la mamma e il bambino. Posizioni interattive per coi e il vostro bambino 0-3 anni, Il Castello, 2012.

Morello L., Lo yoga spiegato ai bambini. Appunti per adulti volenterosi, Nulab, 2018.

 

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