I compiti, che fatica!  Strategie per gestire il momento dei compiti

momento dei compiti

Il momento dei compiti spesso diventa un momento di conflitto tra il ragazzo e il genitore. Partendo dal presupposto che ogni ragazzo è diverso, vorremmo oggi fornirvi delle strategie che potranno aiutarvi a gestire al meglio il momento dei compiti. 

Aiutami a stare attento 

Innanzitutto è importante creare un ambiente silenzioso e pulito da stimoli inutili: senza televisione accesa e telefoni vicini. Sulla scrivania dovrebbero esserci solo i quaderni della materia che sta studiando e il materiale indispensabile, così da ridurre al minimo le distrazioni. 

Sempre per lo stesso motivo un’ottima strategia è scegliere prima quando verranno fatte le pause e cosa si farà in esse, calcolando che non dovranno esser troppo lunghe. A volte anche alzarsi un attimo per bere un bicchiere d’acqua o mangiare un buon frutto, permette di “staccare la testa”!

Programmare e Pianificare

E’ bene decidere a quali compiti dare la priorità per fare una scaletta che aiuterà il bambino a pianificare lo studio. Bisogna cercare di renderli autonomi fin da piccoli, individuando le materie che possono affrontare da soli e quelle per le quali necessitano ancora di un rinforzo. 

Comprensione del brano 

Quando vostro figlio deve leggere un brano per comprenderlo non obbligatelo a leggerlo ad alta voce, molte volte infatti la lettura silente sostiene meglio la comprensione, poiché ci permette di non prestare attenzione agli aspetti “qualitativi” della lettura (es. prosodia, autocorrezioni, ecc.).

Nel caso in cui il ragazzo preferisce leggere ad alta voce, cercate di non correggerlo quando compie errori che non modificano il significato del brano poiché rischiereste solo di continuare a interromperlo, anche perché il più delle volte i ragazzi si correggono in autonomia in un secondo momento. 

Prima di iniziare a leggere il brano, insegnate al ragazzo a leggere il titolo e a guardare le immagini contenute nel testo, le quali ci permettono di anticipare gli argomenti principali del brano, sostenendone quindi la successiva comprensione.

Un altro trucchetto utile è quello di leggere prima le domande poste al termine del brano che sintetizzano gli aspetti principali del testo. 

Lo studio

Prima di iniziare a leggere il brano da studiare si consiglia di leggere solo le parole in grassetto, se presenti, e i titoletti dei vari paragrafi. 
In un secondo momento leggere un paragrafo per volta, sottolineandone gli aspetti più importanti e scrivendo o disegnando le parole chiave accanto al singolo paragrafo. 

Al termine della lettura del brano si passa alla creazione di una mappa che riassuma i punti cruciali del brano e, se necessari, dei disegni o schizzi esplicativi, che funzionino da “traccia” quando andremo a ripetere ad alta voce quanto studiato. Nel caso in cui il ragazzo non volesse ripetere a voi la lezione, potrà sempre registrarsi e riascoltarsi in autonomia. 

È inoltre utile, quando possibile, fornire altri spunti sull’argomento che dovranno studiare attraverso la visione di film, cartoni, documentari, video riassuntivi (su YouTube ne troverete meravigliosi della Treccani o della Rai per ragazzi) o esperienze. 

Ad esempio: il bambino che inizia a studiare alla scuola primaria i differenti animali, potrà apprezzare una visita al meraviglioso Museo delle Scienze naturali in centro Bergamo o, nel momento in cui affronterà gli Egizi, la visione del cartone “Giuseppe il re dei sogni”. 

Scrittura di un tema

Anche nella scrittura le difficoltà che possiamo incontrare son molteplici. 

Innanzitutto, prima di iniziare a scrivere un tema, potremmo fare un Brainstorming sugli aspetti da trattare, inserendoli poi in una scaletta che li raggruppi per argomento e li riordini per importanza.

Sempre per mantenere alta la motivazione sarebbe utile che il bambino abbia, fin da piccolo, un diario nel quale potrà scrivere le vostre giornate speciali, arricchendole con disegni o incollando foto/biglietti dei musei. 

Per quanto concerne invece l’aspetto ortografico è poco utile, se non addirittura dannoso, far riscrivere le parole che lui ha scritto erroneamente: inserite piuttosto dei punti alla fine della frase in base agli errori commessi, in modo tale che li possa individuare e correggerli in autonomia. 

Un altro trucchetto, per i ragazzi più grandi, potrebbe essere quello di rileggere il tema appena steso dalla fine, parola per parola: attraverso questa strategia infatti si individuano gli errori che in una lettura normale non avremmo identificato. 

Riassumendo: cercate sempre di non trasformare il momento dei compiti in un conflitto ma in un momento sereno per apprendere e consolidare quanto già appreso.

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