PICCOLI GRANDI URLATORI: DISFONIA IN ETÀ PEDIATRICA

I disturbi vocali nei bambini sono delle patologie molto frequenti che possono essere di tipo congenito o acquisito. Sempre più frequentemente mi capita di avere in trattamento bambini con voci non eufoniche a causa di un cattivo uso della stessa.

La patologia vocale in età pediatrica è spesso sottovalutata oppure erroneamente attribuita al cambio di stagione, alle ricadute dell’allergia sulla qualità della voce o ad altre eziologie non sempre pertinenti. È bene quindi fare un po’ di chiarezza su un argomento un po’ sconosciuto a tanti genitori.

Quali sono le cause della disfonia infantile, e quando è necessario rivolgersi ad un logopedista?

Disfonia in età prescolare

“Mio figlio è molto vivace, gioca, corre e grida; non sta zitto un secondo e la sera è senza voce” questa è una delle descrizioni più frequenti che riportano i genitori riguardo ai piccoli urlatori. Negli ultimi anni gli studi riportano un aumento delle disfonie anche in età prescolare.

Con il termine disfonia si fa riferimento ad alterazioni quantitative e/o qualitative dei parametri vocali  (frequenza, intensità, timbro e durata) ad eziologia congenita o acquisita.

La disfonia è una condizione molto comune tra i bambini in età scolare.  Inizialmente, i pazienti possono percepire un leggero affaticamento a livello delle corde vocali, simili a contrazioni nella zona della gola, ma mentre i sintomi possono avere intensità e durata del tutto variabili, utilizzare in modo inappropriato la voce in modo continuativo può portare il bambini ad instaurare un uso vocale scorretto con conseguente ricaduta funzionale sulle corde vocali.

Diversi sono i fattori che possono causare disfonia nei bambini: la causa principale è l’uso improprio delle corde vocali, tuttavia, le condizioni respiratorie, così come la storia familiare, il profilo psicologico del bambino e i modelli vocali che gli vengono proposti nell’ambiente in cui vive, devono essere presi in considerazione.

Altre cause possono essere ragioni mediche come infezioni frequenti alla gola, tonsilliti, tosse e la disidratazione. Alcuni farmaci e lesioni alla laringe e altre situazioni patologiche o intubazioni in ospedale possono portare a problemi di voce.

Disfonia infantile: tipologie

In relazione alla causa scatenante, possono insorgere diversi tipi di disfonia nei bambini:

  • Disfonia Organica: causata da disturbi organici, patologie congenite come cisti, laringiti croniche, problemi ormonali, problemi neurologici, ecc.
  • Disfonia Funzionale: causata da un uso improprio delle corde vocali; ciò non esclude che possano essere anche presenti lesioni organiche in concomitanza e che inadeguate abitudini vocali possano causare variazioni nella mucosa delle corde vocali con conseguente comparsa di lesioni in forma di noduli, polipi, ecc.

Disfonia funzionale infantile

La disfonia funzionale deriva da un utilizzo eccessivo o sbagliato della voce. L’esame della laringe non dimostra lesioni organiche ma il cattivo uso vocale porta a compensi fonatori errati.

Il cattivo uso della voce da parte del bambino, come la tendenza ad urlare, ad aumentare frequentemente il tono e il volume dell’emissione vocale, per sovrastare gli altri o per farsi sentire in ambienti rumorosi, porta solitamente ad una disfonia di questo tipo.

Anche gli atteggiamenti vocali dei familiari possono influenzare la gestione vocale del bambino, infatti in ambienti familiari dove tutti tendono spesso ad “urlare” in bambino per imitazione tenderà anche lui ad alzare spesso il tono della voce.

Disfonia funzionale: noduli laringei

I noduli laringei sono degli ispessimenti che crescono sulle corde vocale, sono molto frequenti nei bambini e sono spesso bilaterali e localizzati in maniera simmetrica nelle corde. Il sintomo più comune dei noduli alle corde vocali è la raucedine, aumentata a fine giornata e dopo un uso prolungato della voce.

I noduli alle corde vocali solitamente si sviluppano a causa di abuso cronico della voce nel corso del tempo, come ad esempio un continuo sforzo vocale, l’abitudine a gridare e il canto non ben disciplinato.

Disfonia infantile: aspetti psicologici e sociali

La personalità e il comportamento del bambino possono influire sula qualità vocale.
Alcuni bambini ad esempio possono essere più propensi a usare la loro voce per portare l’attenzione su se stessi.

Se il bambino è incline ad arrabbiarsi, a gridare, piangere e fare i capricci, potrebbe avere una tendenza ad utilizzare volume e tono di voce più alti, motivo per il quale potrebbe essere più soggetto all’insorgenza di problemi vocali.

Le attività sociali del bambino che implicano un utilizzo frequente e forzato o prolungato della voce, come canto o tifo a una partita di sport, possono portare ad un cattivo utilizzo della stessa.

Vivere in un ambiente familiare rumoroso in cui il bambino deve urlare per farsi sentire può favorire l’insorgere di patologie vocali.

Un bambino con disfonia può avere difficoltà ad esprimere ciò che vuole, essere remissivo nella comunicazione e questo può avere delle ricadute psicologiche con lo sviluppo di componenti ansiogene che posso influire nella relazione con l’interlocutore.

Disfonia infantile: percorso diagnostico

Il percorso diagnostico da intraprendere in caso di disfonia inizia con la visita foniatrica che inizia con una accurata anamnesi, per poi procedere con le successive indagini strumentali (la più utilizzata sia negli adulti che con i bambini è la Fibro-Laringo-Scopia) che sono fondamentali per la stesura della diagnosi, perché aiutano a differenziare le diverse lesioni della laringe e portano alla scelta dei trattamenti adeguati da prendere in considerazione per ogni singolo caso.

Disfonia infantile: valutazione logopedica

La produzione vocale è il risultato ultimo dell’attività di più organi: vibrazione delle corde vocali, respirazione, articolazione del suono emesso.

La coordinazione di tutto questo sistema che viene chiamato apparato pneumo-fono-articolatorio è fondamentale per la buona riuscita della produzione vocale: proprio per questo la valutazione logopedica deve tener presente tutti i parametri che possono influire in ogni singola parte di questo grande meccanismo.

La valutazione logopedica della disfonia infantile parte da un’accurata raccolta anamnestica per indagare le diverse aree dello sviluppo globale del bambino.

È fondamentale indagare vari aspetti: la situazione relazionale del bambino, le abitudini familiari e scolastiche che possono concorrere a favorire nel bambino un uso scorretto della voce.

Il logopedista procede poi con l’analisi acustica e percettiva della voce attraverso l’utilizzo di scale di valutazione e talvolta software, la valutazione della presa d’aria respiratoria e più in generale il corretto funzionamento dell’apparato pneumo-fono-articolatorio e infine il feed-back acustico sull’apparato uditivo.

In ultimo si valuta attraverso la somministrazione di questionari di autovalutazione ai genitori e al bambino stesso, gli aspetti di autopercezione del singolo in quanto la voce è l’espressione della personalità e degli stati d’animo e ha un ruolo fondamentale nella comunicazione tra gli esseri umani.

Disfonie infantili: trattamento riabilitativo

L’intervento riabilitativo in caso di disfonia in età pediatrica deve essere precoce per impedire il cronicizzarsi di abitudini fono-respiratorie scorrette.

Il trattamento può articolarsi in diverse fasi ed essere diverso in base all’età e alle esigenze del singolo:

  • Il trattamento indiretto è un counseling rivolto ai genitori: vengono fornite nozioni di anatomo-fisiologia dell’apparato pneumo-fono -articolatorio e spiegate le cause eziologiche della disfonia. Il logopedista poi fornisce le norme di igiene vocale: consigli pratici da seguire per ridurre ed eliminare i comportamenti di scorretto utilizzo vocale in ambito familiare, scolastico e sociale; norme da seguire per migliorare le condizioni vocali.
  • Il trattamento diretto può essere effettuato in studio a partire dai 6 anni: prevede una buona compliance da parte del bambino, viene personalizzato in base alle esigenze del singolo. Esempi di attività che si svolgono durante una seduta di terapia possono riguardare rilassamento, soffio, postura, controllo dell’emissione vocale, tutto proposto in forma ludica con gradualità e rendendo le attività molto coinvolgenti.

Dopo aver letto questo articolo ti sei reso conto che il tuo bambino utilizza in modo scorretto la voce? Contatta al numero 393 8522981 o scrivi una mail, saprò guidarti nel corretto percorso da intraprendere per la salute vocale del tuo bambino.

 

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