RILASSARSI È UN’ARTE: SCOPRI PERCHÈ È IMPORTANTE E IMPARA LE STRATEGIE PER FARLO AL MEGLIO

yoga e rilassamento

«Corro talmente tanto, ho così tante cose da fare durante il giorno, che stamattina mi sono dimenticata del centro estivo di mia figlia».

A. mamma di R. 10 anni.

Scommetto che anche tu mamma che stai leggendo, ti sei ritrovata in queste parole.

Viviamo in un mondo che corre veloce, dove ci viene richiesto di essere sempre più scattanti e performanti. Mamma, lavoratrice, moglie, assistente ai compiti, driver, sono solo alcuni dei ruoli che ricopri durante la tua giornata. Chi si rilassa viene scambiata per una fannullona.  In realtà le cose sono molto diverse.

Per poter produrre, dobbiamo recuperare energia. Se lo sappiamo fare lavoreremo di più, meglio e con minor fatica. Per lavoro intendo, con una visione più ampia, tutte quelle attività che ci fanno sentire utili, ma anche tutte le attività più piacevoli: giocare con i nostri figli, liberarci dalle occupazioni lavorative il fine settimana, leggere un libro, divertirci a cena con gli amici.

Quante volte vi sarà successo che almeno una di queste attività sia stata rovinata da una vostra cattiva predisposizione mentale?!

È per questo che rilassarsi è un’arte: non c’è un modo “giusto” per farlo, ma fa parte della saggezza della vita.

Yoga e rilassamento

Nella pratica yogica, alla fine di ogni lezione, dedico sempre una parte al rilassamento profondo, nella posizione di Savasana (la posizione del cadavere), sdraiati sul tappetino, con le braccia lungo i fianchi, occhi chiusi e si ascolta la voce dell’insegnante.

Il rilassamento profondo, nello yoga, può essere considerato come uno stato di sonno dinamico che porta ad un completo rilassamento da un punto di vista fisicomentale.

Una volta sdraiati, comincia la visualizzazione guidata.

Scopriamo come funziona:

La visualizzazione comincia solitamente con l’ascolto del proprio corpo, del respiro e del battito del cuore; poi si visualizzano immagini in grado di evocare una profonda sensazione di pace e di quiete, infine si utilizzano formule di rilassamento corporeo, spesso passando in rassegna le varie parti del corpo.

Si conclude con una formula che indica chiaramente che stiamo tornando allo stato di consapevolezza “normale” e con movimenti delicati per risvegliare il corpo.

Ora ti spiego più da vicino ogni passo della visualizzazione, cosicché tu possa provare da sola comodamente a casa tua.

Respirare

Una delle modalità più diffuse nel mondo per rilassare il corpo e la mente è l’uso di tecniche che si basano sulla modificazione e sulla consapevolezza del proprio respiro. Ti sei accorta di come è il tuo respiro quando ti senti agitata? Probabilmente è rapido e toracico. Se, invece, ti senti più tranquilla, il tuo respiro si fa più lento e profondo.

La nostra mente condiziona il nostro modo di respirare, ma anche il nostro respiro può condizionare il modo in cui funziona la nostra mente. Se quando siamo rilassati respiriamo con la pancia, proviamo a farlo volontariamente e consapevolmente e vediamo cosa succede.

Ora ti chiedo di sederti, in una posizione che ti permette di essere vigile. Schiena dritta, spalle lontane dalle orecchie. Puoi decidere anche di sdraiarti, se ti senti più a tuo agio. Una volta che hai trovato la tua posizione, comoda il più possibile, ti chiedo di chiudere gli occhi. Prendi un momento per te, dimenticati per un attimo del mondo circostante, che continuerà ad andare avanti anche senza di voi.

Porta una mano sulla pancia, e con curiosità osserva il tuo respiro. Non giudicarlo e non cercare di modificarlo. Respiri più con l’addome o con la pancia? Percepisci il tuo corpo mentre respira. Ora senza sforzarti in modo eccessivo, comincia a respirare con la pancia, immagina di avere un piccolo palloncino nella tua pancia, inspiro e il palloncino si gonfia, espiro e il palloncino di sgonfia. Non c’è nulla che devi fare, solo respirare.  Rimani in questa pratica, per tre o quattro minuti, occupati del tuo respiro, è l’unica cosa importante in questo momento.

Come è andata? Come ti sei sentita a respirare in questo modo?

Ti chiedo ora di ripetere l’esercizio, ma questa volta, quando espiri, fallo dalla bocca. Lasciati andare, non devi per forza controllare tutto. Se allentate un po’ la presa, non solo non succederà niente, ma ti sentirai meglio nel tuo corpo.

L’immaginazione: il biglietto per ogni dove

L’immaginazione è uno strumento molto potente che abbiamo a nostra disposizione per cercare di influire sul nostro atteggiamento. Se pensiamo alla giornata che trascorreremo domani, alle nostre prossime vacanze, ad una persona simpatica o antipatica, la nostra immaginazione si attiverà. Di solito non ci accorgiamo, ma l’immaginazione ci condiziona continuamente. Se tutto funziona per il meglio allora nessun problema, ma se questi meccanismi automatici ci limitano nell’esprimere il nostro potenziale, allora bisogna cercare di porvi rimedio.

Il nostro obiettivo qui è quello di usarla per amplificare lo stato di benessere che abbiamo raggiunto praticando le tecniche di respiro consapevole.

Una volta che sei riuscita ad entrare in contatto con il tuo respiro, cerca nella tua mente una situazione, un luogo, reale o immaginario, dove ti senti libera, al sicuro e a tuo agio. Ascolta il tuo corpo e il tuo cuore, lascia da parte la mente.  Hai trovato il tuo posto? Chiudi gli occhi, e immagina per un momento di essere lì in quel posto. Se ti senti a disagio probabilmente il posto che hai immaginato non è quello giusto, allora semplicemente cambialo. Non è necessario vedere con la mente in modo dettagliato, focalizzati sulle sensazioni del tuo corpo, sulle emozioni, sugli odori o magari i suoni. Non esiste un modo gusto o sbagliato, esiste solo il modo più adatto a te.

Ora ti guiderò in una nuova pratica:

Usa la tecnica di respirazione che hai imparato nell’esercizio precedente, metti una mano sulla pancia, fai un bel respiro a pieni polmoni e chiudi gli occhi. Inizia a respirare con la pancia, osserva il tuo respiro senza sforzarti, non cercare di modificarlo. prenditi il tempo che ti serve per trovare il ritmo giusto per te, non avere fretta.

Quando hai trovato il ritmo giusto e ti senti anche solo più rilassata rispetto all’inizio dell’esercizio, immagina di incamminarti molto lentamente verso il luogo tranquillo che hai scelto prima. Pensa di muoverti lentamente e ad ogni passo ti senti più tranquilla e al sicuro, allontanati dal mondo quotidiano e dirigiti verso un luogo speciale tranquillo e sicuro.

Prova a fare un passo ad ogni respiro con calma senza fretta, il tempo in questo momento non ti deve riguardare, ti devi occupare solamente di te stessa e del tuo benessere.

Fai più o meno 10 passi e mettiti comoda a osservare il posto che hai scelto e che adesso è attorno a te, guarda le luci e i colori che ci sono, osserva gli spazi, presta attenzione ai rumori o al silenzio; domandati se ci sono degli odori piacevoli che normalmente si sentono in un posto simile, chiediti come si sentirebbe il tuo corpo in un luogo simile, se c’è il sole che accarezza la tua pelle oppure un alito di vento delicato o anche la piacevole sensazione di calore e di conforto data dall’essere comodamente sdraiata e seduta.

Fai tutto con calma e pazienza, gustati il tuo posto tranquillo come un luogo sicuro che hai nella tua mente, come un rifugio inviolabile e sacro, dove non devi rendere conto a nessuno di quello che vuoi fare, di quello che senti, di quello che desideri, non devi rendere conto neanche a te stessa: l’unica cosa importante ora e stare bene e sentirti libera.

Riassumendo:

  1. Respira consapevolmente con la pancia
  2. Cammina verso il tuo posto sicuro
  3. Gustatelo
  4. Torna indietro ripercorrendo i tuoi passi, aiuta il tuo corpo a risvegliarsi gradualmente e a riprendere il normale tono muscolare. Solo quando ti senti completamente pronta per farlo, fai due respiri a pieni polmoni con il petto. Apri gli occhi. Alzati con calma, senza fretta, e tieni con te il rilassamento che hai raggiunto.

Per fare al meglio questi esercizi, ti consiglio di registrare la tua voce mentre leggi questo articolo, in modo tale da poterlo riascoltare e dedicarti con più calma all’ esercizio di rilassamento.

Questi esercizi sono tratti dal libro: “Mi vado bene?” di Michele Giannantonio.

«E ma da mamma come faccio? Mia figlia si lamenta spesso che non sto abbastanza con lei.» Ecco un’altra frase che pronuncia molte volte A.

A parte che non sono 15 minuti presi per te stessa a renderti una cattiva madre, sapevi che puoi praticare il rilassamento insieme al tuo bambino.

Il mio obiettivo come insegnate di yoga è quello di creare un ponte, un nuovo modo di relazionarsi tra mamma e figli, più attento e consapevole.

Le mie lezioni inizieranno a settembre presso il Centro la Trottola, ma se vuoi provare questa esperienza prima di iscriverti al corso, ti do la possibilità di fare una lezione comodamente a casa tua. Non devi fare altro che mandare una mail all’indirizzo che trovi alla fine dell’articolo.

Ora volevo condividere con te le parole di A. e R. dopo aver praticato una sessione di rilassamento al termine della lezione.

A.: «Mi sono fermata, sono riuscita a mandare via alcuni pensieri negativi. Ho sentito mia figlia presente e coinvolta».

R.: «Sono stata felice di poter condividere con la mamma questa attività. Mi sono sentita padrona di me stessa. Mi sono sentita calma».

Quello che mi ha stupito di più è che R. è una bambina molto ansiosa, soprattutto in ambito scolastico. Ecco che la pratica di respiro consapevole, diventa un modo oltre che per rilassarsi, per gestire al meglio ansia e stress.

Se sei interessato all’argomento e vuoi saperne di più oppure se vuoi richiedere un primo appuntamento per imparare l’arte del rilassamento, scrivi una mail a centrolatrottola@gmail.com oppure contattaci al numero 331 221 2505 e chiedi un appuntamento con la Dott.ssa Sabrina Conti, Educatrice socio-pedagogica, Tutor DSA ADHD, insegnante di Yoga bambini, yoga in fascia e gravidanza con metodo Yoga in Fascia.

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