Spartan Race: il bello di essere e di poter tornare bambini!

Spartan Race

Oggi parliamo di un argomento particolare e poco conosciuto. Vi chiederete anche in che modo sia collegato ai bambini, per scoprirlo dovrete arrivare fino in fondo perché oggi parliamo di Spartan Race.

Il nome incute subito timore ed evoca immagini decisamente poco fanciullesche, ma sono sicuro che la maggior parte di voi non sappia che cosa sia una Spartan Race o non vi abbia mai partecipato.

Partiamo dall’inizio, la Spartan Race è probabilmente la gara OCR (Obstacle Course Racing) più famosa al mondo, si tratta infatti di una gara di corsa su diverse distanze (5/10/21/50 km) sul cui percorso i concorrenti si troveranno ad affrontare numerosi e differenti ostacoli: fisici, mentali, di abilità, di coordinazione, di volontà.

Se vogliamo trovare dei termini di paragone, immaginiamoci qualcosa di simile ai giochi senza frontiere dove però gli ostacoli e le sfide da superare richiamano alla mente percorsi di addestramento militare: pesi da spostare, ostacoli da superare, muri da scavalcare, vasche di fango o acqua da superare, fili spinati e così via. Si tratta però di una vera e propria gara con batterie di partenza competitive, nelle quali gareggiano gli atleti professionisti con in palio dei premi in denaro, ma anche batterie non competitive, nelle quali si trovano invece atleti dilettanti, appassionati di fitness, corridori occasionali, gruppi di amici o colleghi che partecipano per la gloria personale e per il divertimento condiviso.

Le Spartan Kids

E’ proprio questo spirito selvaggio che anima le Spartan Race che le fa essere più affini ai bambini, loro sempre pronti a tuffarsi nel fango e ad arrampicarsi sopra e sotto ad ogni ostacolo. Infatti gli organizzatori delle gare hanno ben pensato di organizzare, nella maggior parte delle competizioni, oltre alle solite distanze per adulti, anche dei percorsi apposta per piccoli spartani temerari, le Spartan Kids. Queste Kids Race non hanno proprio nulla da invidiare alle gare degli adulti, infatti, gli ostacoli che si trovano sul loro percorso sono gli stessi dei percorsi degli adulti, ma ovviamente riadattati in difficoltà e dimensioni per i piccoli atleti.

I genitori hanno la possibilità di seguire, affiancare, incoraggiare, sostenere i propri figli nella corsa e possono anche essere fisicamente di aiuto e supporto laddove i piccoli atleti non riescano in autonomia ad affrontare e superare un ostacolo. Lo spirito di questa gara è fondamentalmente di mettere alla prova le capacità motorie dei bimbi, di provare a fargli fare qualcosa che ha un gusto e un sapore di straordinario nella sua ordinarietà. Scalare un ostacolo molto più alto di loro, scendere da una collinetta con le proprie forze, fare affidamento sul proprio equilibrio e sulla forza e coordinazione delle proprie gambe e braccia, saltare una fila di pneumatici, gattonare dentro ad un tunnel, tuffarsi dentro a vasche di fango come fossero dei militari in addestramento.

L’obiettivo per i bambini è semplicemente terminare la gara con le loro forze, non importa in quanto tempo, per comprendere il significato del poter fare da soli, contare sulle proprie capacità, ma anche scoprire e scontrarsi con i propri limiti.

La nostra missione è quella di ispirare i bambini a stare all’aperto, essere attivi e divertirsi – spiegano i promotori di Spartan Race Kids – vogliamo incoraggiarli a saltare, correre e aiutare gli altri mentre superano gli ostacoli.

Le parole dei piccoli atleti

Da Neuropsicomotricista che ha partecipato e continua a partecipare da sportivo e grande appassionato alle Spartan Race mi sono molto incuriosito di questa particolare e interessantissima opportunità per i più piccoli e ho voluto quindi cercare online e tradurre per voi le parole e le emozioni raccontate in alcuni video da diversi bambini che nel mondo hanno già provato e partecipato a queste corse ad ostacoli all’aria aperta. Vediamo insieme cos’è una Spartan Kids vista dagli occhi e dalle esperienze dei piccoli spartani.

Adoro il fatto che ci sia un mucchio di corsa e che si possa fare con gli amici.

E’ un’occasione di fare attività fisica, di mettere in gioco e alla prova le proprie competenze motorie, ma è anche un’occasione di condivisione sociale con amici e familiari, dove potersi divertire insieme.

Mi capita di correre e mi piace l’aria aperta e la natura. È come se mi desse più energia.

E’ un’occasione di vivere e sperimentare la natura, gli spazi aperti e l’outdoor come oramai sempre più raramente capita ai nostri bambini e questa immersione di ossigeno, sole e ampio spazio diventa un’iniezione di energia incredibile.

Non guardi film a casa tua, corri in giro e tira fuori la tua energia.

E’ un’occasione di poter mettere in gioco tutta la propria energia, vivacità e curiosità che caratterizza il periodo dell’infanzia, una contrastante alternativa alla televisione e agli strumenti tecnologici capaci di ipnotizzare tutti noi anche per ore inerti sul divano.

Di solito vado con amici che sono molto più forti e veloci di me, è come se mi spingessi e rendessi il mio sport sempre migliore.

E’ un’occasione di sfida, di competizione, per mettersi in gioco e alla prova con sé stesso, ma anche con gli amici, diventa tutto più stimolante, più adrenalinico, e soddisfacente.

Sono pronto a tutto oggi, questo è il mio momento!

E’ un’occasione per i nostri bambini di vivere un momento tutto loro, in cui possono essere protagonisti al 100% sempre consapevoli che accanto a loro nella corsa in ogni momento possono trovare un volto familiare a cui poter chiedere aiuto di fronte alla difficoltà o alle cadute.

Non perdo mai. O vinco o imparo. Quando fallisco un ostacolo, mi rialzo e riprovo; più intelligente, più forte e più veloce. Non smetto mai di provare e non smetto mai di imparare.

E’ un’occasione di poter mettere in gioco la propria resilienza, la propria forza motivazionale, è un’occasione per poter imparare a guardare con fiducia alle sconfitte, agli errori personali e alle cadute, per vivere sulla propria pelle che rallentare, sbagliare, fermarsi non sono mai dei punti di arrivo pieni di giudizio e rammarico, ma dei punti di partenza pieni di possibilità e aspettative per poter imparare e migliorare.

A quale età  e come funziona

Se quello che avete letto fino ad ora vi sta incuriosendo e vi foste chiesti “ma come posso preparare mio/a figlio/a ad una gara del genere?”, “di che cosa c’è bisogno?”, “quanto dura la gara dei bambini?”, allora adesso proverò a darvi qualche risposta.

Partiamo dall’età e dall’allenamento. Possono partecipare alle gare i bambini dai 4 ai 13 anni, quelli più grandicelli dai 10 ai 13 anni possono anche scegliere se gareggiare in modo competitivo, guadagnando medaglie speciali per chi arriva sul podio. Per poter affrontare la gara non serve una formazione o un allenamento specifico, i bambini devono semplicemente avere il desiderio di correre all’aperto e divertirsi. Non c’è l’obbligo o la necessità di essere particolarmente coraggiosi, performanti o in forma fisica per potersi iscrivere, anzi, tutte queste qualità si svilupperanno col tempo partecipando! Ci sono bambini e ragazzi di qualsiasi genere, età, abilità, mentalità e forma fisica che partecipano e tutti quelli che raggiungono l’arrivo possono chiamarsi Spartans, nessuno escluso.

Di cosa può esserci bisogno? Sicuramente un vestiario pratico adatto all’esercizio fisico e delle scarpe comode e robuste, siate consapevoli che al 100% il vostro bambino si bagnerà, si sporcherà e si infangherà durante  la gara. Cappello e crema solare se un sole caldo, strati extra se invece fa freddo, e non dimenticatevi un cambio di vestiti e un asciugamano per il post gara, indipendentemente dalle condizioni climatiche. In occasione di tutte le gare gli organizzatori costruiscono una Festival Area dove i partecipanti possono rifornirsi di cibo e acqua oltre che trovare numerosi gadget.

Il tempo di percorrenza di gara dipende ovviamente dal tuo bambino, ma se guardiamo i dati che mostrano i tempi medi di arrivo troviamo le seguenti tempistiche: 20 minuti (800 m), 30 minuti (1600 m) e 50 minuti (3200 m).

La Spartan Race è un’esperienza unica di corsa ad ostacoli divertente e sicura per bambini dai 4 ai 13 anni. I bambini più piccoli acquistano fiducia mentre si divertono correndo, saltando, tuffandosi, arrampicandosi e strisciando. I bambini più grandi possono aumentare la sfida e persino competere in gare a tempo contro gli altri. Ogni bambino che taglia il traguardo finale si guadagna con le proprie forze la propria medaglia Spartan Kids.

Questa della Spartan Race è solo uno di quelli che possono essere infiniti altri esempi di attività motorie e sportive altamente motivanti e che si possono anche svolgere all’aria aperta in ampi spazi, basta trovare quella giusta per il tuo bambino o la tua bambina, e perché no, magari anche per te papà o mamma.

Con queste poche righe non voglio e non ho assolutamente la presunzione di prescrivere Spartan Race a tutti quanti, ma sicuramente di invitare tutti noi, me compreso, a tornare bambini un po’ più spesso, per scoprire gusti, sapori ed emozioni che spesso dimentichiamo o ci neghiamo.

Detto questo, oggi vi saluto con il tipico, ma famoso saluto Spartano: AROO.

Se l’argomento vi ha incuriosito e volete maggiori informazioni contattatemi e scrivete una email a centrolatrottola@gmail.com oppure visitate la nostra pagina Facebook “La Trottola – Centro per l’Età Evolutiva”.

Dottor Marco Bonacina – Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva, Terapista DIR Floortime, Insegnante Certificato A.I.M.I., IBFF® Official Instructor

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