Chi è il Pediatra? Quando devo andare? Come faccio a sceglierlo?

Pediatra

Spesso negli incontri con i futuri genitori, mi viene posta questa domanda.

È una domanda molto difficile perché per scegliere un buon medico dobbiamo capire in prima battuta quali caratteristiche stiamo cercando e, solo a quel punto, affrontare la ricerca su chi possa soddisfare i nostri requisiti.

Ma partiamo dall’inizio.

Chi è il pediatra?

Il pediatra è lo specialista in medicina che si occupa di bambini dalla nascita all’adolescenza. Ha conseguito prima una laurea in medicina e poi una specializzazione altrettanto lunga in pediatria. È quindi la figura di riferimento per accompagnare i bambini nella crescita preservandone la salute o curandola.

Il pediatra di famiglia (o di base) è lo specialista che viene attribuito dal Sistema Sanitario Nazionale a ogni bambino, sono medici che vengono selezionati attraverso un concorso e ai quali vengono assegnate delle zone di competenza.

Quando devo andare dal pediatra?

Si ricorre al pediatra in diverse situazioni, che possono però essere riassunte in due distinte categorie: la valutazione attraverso dei bilanci di salute della crescita del proprio bambino; la diagnosi e successiva cura di eventuali malattie.

Ma vediamo nel concreto di cosa si tratta.

Bilanci di Salute

I bilanci di salute o visite filtro, sono delle visite di controllo stabilite regionalmente che valutano lo stato di benessere e  la crescita complessiva del bambino.

Il pediatra stabilirà insieme al genitore il calendario di incontri, seguendo il crono programma stabilito da Regione Lombardia (come riportato nella tabella).

Prima visita1-45 giorni DI VITA
Seconda visita2°-3° MESE
Terza visita4°-6° MESE
Quarta visita7°-9° MESE
Quinta visita10°-12°MESE
Sesta visita15°-18°MESE
Settima visita2-3 ANNI
Ottava visita5-6 ANNI
Nona visita8-10 ANNI
Decima visita12-13 ANNI

Cosa succede in queste visite?

Durante queste visite il pediatra esegue dei “test di valutazione”, che variano In base all’età del bambino: tra questi, per esempio, possiamo ricordare il test per la vista, la valutazione sensoriale e motoria, la valutazione del linguaggio e tante altre cose che vanno a definire lo sviluppo armonico del bambino.

Di base ci saranno sempre le valutazione di crescita del bambino e quindi il controllo del peso, l’altezza, e l’esame fisico.

I bilanci di salute sono quindi visite che servono per monitorare la crescita del bambino e a porre attenzione su possibili disarmonie o rallentamenti di crescita. Fondamentali anche per i genitori perché, in queste visite, possono approfondire approcci educativi o di gestione delle varie fasi di crescita dei loro bimbi (come ad esempio il bisogno di contatto del bambino, il sonno, la relazione con gli altri, l’alimentazione complementare, la gestione dei litigi e dei “capricci”).

Diagnosi e cura delle malattie

Il secondo valido motivo per andare dal pediatra è la diagnosi e la cura in caso di malattia.

Ricordiamoci che il pediatra è lo specialista in medicina dedicato alla salute dei bambini e, quindi, la figura a cui rivolgersi in caso di malattia dei più piccoli.

Ogni medico ha un approccio diverso rispetto alla gestione delle visite dei bimbi ammalati, è quindi importante parlarne e concordare con il proprio pediatra una strategia condivisa. Ad esempio ci sono pediatri che decidono di visitare i bimbi ammalati solo in una fascia oraria per non mischiarli con i bimbi in attesa di bilanci di salute. Ciò è utile saperlo soprattutto se il pediatra riceve ad accesso libero e non su appuntamento. Allo stesso modo è molto importante sapere in quali casi è valutata la visita al domicilio.

Alla luce di questo, come scelgo il pediatra che fa per me?

Innanzitutto è doveroso ricordarsi che i bambini sentono e capiscono tutto quello che i genitori provano: se non siamo sereni o non ci fidiamo dello specialista che abbiamo davanti, trasmetteremo questa sensazione anche ai nostri figli.

Di conseguenza, è importante che la relazione con il pediatra del mio bambino sia il più possibile di rispetto reciproco e fiducia: anche da questo deriveranno gli atteggiamenti di chiusura o di apertura del bambino verso il proprio medico.

Ovviamente, come è richiesto al genitore di rispettare e fidarsi dell’operato del pediatra, anche il medico deve essere rispettoso delle scelte genitoriali della famiglia che accoglie. Può esprimere il suo parere e saggiare le motivazioni di alcune scelte (ad esempio l’alimentazione), se non convinto, comunicare il proprio dissenso e indirizzare verso altri professionisti in caso di dubbi ma non può giudicare ne porsi in modo arrogante.

Il buon pediatra inoltre, non considera solo la relazione con il genitore, anzi, ha un bell’approccio con il suo piccolo paziente, lo saluta, lo chiama per nome, comunica con lui tutte le procedure che deve svolgere e chiede il permesso, al bambino, di ogni manovra e di ogni contatto.

Ricapitolando, oltre alla necessaria professionalità dello specialista che avremo davanti, Vien da se che le ulteriori caratteristiche che il mio pediatra deve soddisfare derivano dalla nostra famiglia e da quello che stiamo cercando.

Ad esempio: siamo una famiglia vegetariana, vogliamo crescere i nostri figli vegetariani. È difficile trovare un pediatra di base che abbia approfondito la nutrizione in generale, in particolare quella vegetariana. Probabilmente non sceglierò un medico che ad ogni visita insiste sull’introduzione di carne e derivati nell’alimentazione del mio bambino. È probabile che la scelta del mio pediatra ricada su una persona che, anche se non condivide la scelta alimentare, sa osservare i segni di benessere nutrizionale, rispetta le scelte familiari e coglie l’occasione per aumentare la propria conoscenza.

Dove?

Secondo me, un’altra importante componente della scelta del pediatra è il luogo di ricevimento e la distanza dal proprio domicilio.

Posso raggiungere a piedi o attraverso i mezzi lo studio del mio pediatra? Se dovessi andare in macchina, c’è parcheggio?

Attualmente a Bergamo ci sono 14 pediatri, dislocati in poche zone:

  • Centro città di Bergamo
  • Longuelo
  • Santa Lucia
  • Monterosso
  • Bergamo zona Stadio

Se ti capita di parlare con mamme che hanno il tuo stesso pediatra, chiedi loro come si trovano e come si trovano i loro bimbi. Ricorda che sarà il medico che li accompagnerà nella loro crescita, è importante creare un rapporto di fiducia e rispetto!

Un discorso a parte lo meritano i pediatri in libera professione:

Mi capita spesso di incontrare mamme che hanno un pediatra del SSN e uno privato. Spesso questa scelta è dettata dal fatto che non è semplice instaurare una relazione di fiducia e di rispetto. Purtroppo dato il numero esiguo di medici pediatri del SSN è molto difficile cambiare medico dopo la prima scelta o assegnazione d’ufficio.

Molti dei genitori che incontro, scelgono di avere un’altra possibilità di confronto perché è non trovano punti di concordanza con il pediatra scelto o assegnato da ATS.

L’esempio classico è il pediatra che non accetta lo stile genitoriale della famiglia che incontra: i genitori quindi si sentono giudicati, rimproverati e non accolti nelle loro domande proprio a causa dei preconcetti del pediatra. Caso tipico: l’allattamento al seno e la sua durata, oppure il sonno condiviso o l’alimentazione vegetariana, ma ci sono moltissimi altri motivi.

Anche per la scelta del pediatra in libera professione valgono gli stessi criteri: Fiducia, educazione, rispetto, empatia e accoglienza nei confronti del bambino e vostri!

Se sei interessato all’argomento e vuoi saperne di più oppure se vuoi richiedere un primo appuntamento per conoscere la nostra Ostetrica, scrivi una mail a centrolatrottola@gmail.com oppure contattaci al numero 331 221 2505 e chiedi un appuntamento con la Dott.ssa Claudia Frigeni, ostetrica e IBCLC.

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